Francesco Menzio - Bambini Tra Gli Alberi

autore: FRANCESCO MENZIO
titolo: Bambini tra gli alberi
tecnica: affresco
misure: cm. 200 x 80 ca.
epoca: 14 luglio - ante 22 luglio 1956
collocazione: bivio tra via M. Beretta e via Cerini
iscrizioni: in origine era firmato in basso, a sinistra, "Menzio"

 

dipinto di Francesco MenzioL'opera. La scena raffigura in primo piano alcuni bambini intenti ad osservare un loro compagno che, inginocchiato, sta tracciando qualcosa su di un foglio. Alla loro destra, in secondo piano, compaiono due donne di spalle con cappello. Sullo sfondo si intravedono alcune figure che appaiono celate dagli alberi che genano la loro ombra sul terreno e grazie alla particolare disposizione costruiscono uno spazio in profondità.

 

L'artista. Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 3 aprile 1899. Nel 1912 si trasferì a Torino dove l'anno successivo si iscrisse all'Accademia Albertina da cui fu espulso. A partire dal 1920 fu attratto dalle proposte di Casorati. Margherita Sarfatti lo invitò a partecipare alla prima mostra di Novecento Italiano e ad altre esposizioni tenute sia a Ginevra che a Zurigo.
Nel 1928 partecipò alla Biennale di Venezia e, durante un viaggio a Parigi nello stesso anno, scoprì la pittura impressionista e fauve. Di ritorno a Torino, tra il 1929 e il 1930 aderì al gruppo dei "Sei pittori di Torino". Nel 1929 tenne una personale con presentazione di Edoardo Persico, mentre nel 1930 lasciò 11 gruppo dei "Sei" e si stabilì a Parigi dove fece conoscenza con lo scultore Amedeo Modigliani. In quell'anno espose alla Biennale di Venezia.
Nel 1937 espose alla Sala della Stampa a Torino e alla Galleria del Milione a Milano. Nel 1942 vinse il Premio Bergamo precedendo Guttuso che partecipava con la celebre "Crocefissione".
A partire dal 1951 insegnò pittura all'Accademia Albertina di cui divenne titolare dal 1956, mentre nel 1958 tenne una personale alla Biennale di Venezia. Nel corso della sua attività artistica ricevette numerosi premi.
Morì a Torino nel 1979.

 

Notizie storico-critiche. L'artista diede la conferma della sua partecipazione al progetto di Arcumeggia il 9 giugno 1956. Il 27 giugno aveva sicuramente terminato il bozzetto e, quasi certamente, anche il cartone. Il 12 luglio iniziarono i lavori di preparazione della superficie muraria sulla quale si sarebbe realizzata la sua opera.
L'artista iniziò l'affresco il 14 luglio e, anche se non si conosce la precisa data finale, essa non può andare oltre il 22 luglio, giorno dell'inaugurazione della Galleria degli affreschi.
Il dipinto risulta attualmente estremamente rovinato e danneggiato a causa degli agenti atmosferici.
Il linguaggio formale ed estetico adottato da Menzio in quest'opera si stacca da quello a lui più consueto. L'artista abbandona lo stile tipico della fine degli anni Trenta, optando per un omaggio alla cultura post impressionista a cui aggiunge la citazione di stilemi di carattere novecentista. Probabilmente il motivo di una simile scelta fu determinato dal desiderio di adeguarsi al clima che si verificò ad Arcumeggia grazie al gruppo degli artisti del 1956.
L'opera, come rilevò Agnoldomenico Piea (1967), costituisce "una pagina di deliziosa freschezza e finezza: appunto una pagina acquerellata staccata da un album raffinato e assunta, in via provvisoria o per svista, in funzione di pittura murale, un po' come nel caso di Ferruccio Ferrazzi".

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Francesco Menzio - Bambini Tra Gli Alberi

 

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