Cortili
Come in ogni borgo rurale italiano, l'architettura e la vita contadina si svilupparono attorno ai cortili. La disposizione delle abitazioni, la loro struttura – stalla e cucina al piano del terreno, cascina e camera da letto al primo piano, con una scala esterna di collegamento tra i piani – nasceva da una tradizione antica: ad Arcumeggia, inoltre, l'esiguità di spazi a disposizione e l'orografia rendevano necessario uno sviluppo verticale delle abitazioni e l'utilizzo di ogni volume disponibile.
Visitando il paese è ancora possibile entrare in alcuni cortili, che – sia pure con nuove destinazioni d'uso dei locali – raccontano questa storia. Ogni cortile rappresenta un vero e proprio “condominio”, in cui sono presenti più unità immobiliari, a volte anche molto piccole: per il loro carattere raccolto, per gli spazi limitati e protetti, i cortili d'Arcumeggia hanno fin dall'inizio ospitato gli studi degli allievi durante i corsi estivi d'affresco e, a conclusione di questi, le opere realizzate dagli stessi allievi. Ancor più che lungo le vie del paese, nei cortili arte e tradizione contadina, cultura rurale e vita quotidiana si incontrano.