Albino Reggiori – Cattedrale

autore: ALBINO REGGIORI
titolo: Calledrale
tecnica: dipinto su muro
misure: cm. 200 x 150
epoca: 2006
collocazione: slargo di via Mario Beretta

 

dipinto di Albino ReggioriL'opera. L'affresco di Reggiori per Arcumeggia è da collocarsi negli ultimi anni della sua vita sia artistica sia umana, sebbene avesse da tempo manifestato il desiderio di vedere una propria opera esposta nella "Galleria all'aperto dell'affresco".
Il dipinto raffigura idealmente un'imponente cattedrale in stile gotico fiorito, che si slancia verso l'alto con le sue prorompenti guglie, mentre una cesta di frutta in primo piano copre la parte inferiore della facciata, lasciando in buona evidenza l'ampio rosone.
Come in tutte le opere dell'artista, è il colore timbrico e antinaturalistico il vero protagonista, steso a campiture uniformi entro linee di contorno marcate di forme semplificate ma complete nella loro leggibilità semplice e complessa allo stesso tempo. Le cromie, così "a plat" e squillanti, sembrano volutamente imitare contemporaneamente quelle delle vetrate e delle ceramica, materiale assai caro all'artista.
La Cattedrale rientra nel famoso ciclo di dipinti dello stesso soggetto a cui l'artista si dedicò più volte nel corso della sua attività artistica. La scelta iconografica, dietro l'immediato significato simbolico spirituale, cela uno spunto riflessivo sul rapporto tra il mondo naturale della cesta di frutta e quello artificiale prodotto dall'opera umana.
Purtroppo Reggiori non poté assistere alla collocazione dell'opera, in quanto la morte lo colse il 18 agosto 2006. L'affresco venne eseguito in loca da due pittori ticinesi, Piergiorgio Ceresa e Leo Tami, che poterono usufruire di uno spolvero precedentemente eseguito dall'artista.

 

L'artista. Albino Reggiori è nato a Laveno Mombello nel 1933 ed ha iniziato la sua attività artistica come ceramista proprio in una fabbrica di Laveno. Diplomatosi all'Istituto Professionale di Stato di Laveno Mombello, si dedicò a tempo pieno alla passione artistica non solo di ceramista, ma anche di pittore e incisore con particolare interesse per la calcografia e l'acquaforte.

 

Notizie storico-critiche. Nel campo della ceramica arrivò a sperimentare la monocottura a 13500 con la quale realizzò omaggi in ceramica refrattaria ad alcuni tra i più significativi artisti contemporanei come Picasso, Braque e tanti altri.
Come pittore si cimentò più volte nella pratica dell'affresco e dei murales che eseguì in diverse località italiane come a Diamante "Ci rei la" in Calabria, a Marsala, Gabicce, Brindisi, a Santhià e a Lecce.
Fino al 1995 fu responsabile e direttore della Civica Raccolta di Terraglie e Museo della Ceramica di Cerro, occupandosi di numerose mostre di alto livello.
Numerose sono le opere che Reggiori ha lasciato in provincia di Varese come le cappelle della Via Crucis antistanti la chiesa di San Pietro a Gemonio, le quaranta formelle per il battistero della chiesa di Santo Stefano a Mombello con la Storia della Chiesa e dell'uomo mediante simboli.

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Albino Reggiori – Cattedrale

 

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